“In Reverse”, lo spot contro la guerra in Siria.

Il bombardamento si inverte e tutto torna come era

I palazzi distrutti si ricompongono, il sangue si asciuga, le ferite si rimarginano. E la vita torna a scorrere in Siria. È questa la guerra “al contrario”, raccontata nel nuovo spot “In reverse”, diretto da Martin Stirling. Uno slow-motion riavvolge il filo di un bombardamento, catturando l’orrore dipinto sul volto dei bambini siriani. “Non possiamo invertire quello che è successo in Siria – si legge alla fine del video – ma possiamo cambiare il finale”.
Lo spot rimanda al sito #WithSyria, dove vengono raccolte petizioni che invitano i grandi leader del mondo a dire no alle bombe contro i civili. “Spero che questo filmato possa catturare l’attenzione e il cuore di grandi personalità”, spiega Martin Stirling.

Al regista si deve anche la toccante campagna contro la guerra in Siria realizzata a inizio anno per Save The Children. “Solo perché non sta accadendo qui, non significa che non stia accadendo”, era il messaggio del video, che mostrava i segni dell’avanzare della guerra sul volto di una bambina londinese. Se in quel timelapse i giorni scorrevano velocissimi, in questo slow-motion il tempo è rallentato. Per consentire a tutto di tornare come era, piano piano.

Second a Day, il video della campagna di Save the Children

(Fonte)

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