Le parole di Charles Bukowski in toccante video

 “Partendo da un testo di Charles Bukowski, ‘Così vorresti essere uno scrittore?’ ho voluto immaginare delle storie di dedizione e sacrificio per il raggiungimento di un obiettivo artistico ed esistenziale”.

Così il regista siracusano Gabriele Vinci descrive la genesi del suo ultimo video, girato tutto nella città siciliana con attori non professionisti.

Il testo è un dialogo immaginario tra Bukowski ed un aspirante scrittore nel quale quest’ultimo viene dissuaso ad intraprendere questa carriera a meno che questa scelta non sia frutto di una reale ispirazione.

“Il testo continuava a rumoreggiarmi in testa. Ho sentito l’esigenza di raccontarlo con luoghi e persone a me vicine”. Un giovane boxeur, Michael Lauretta, una ballerina, Manuela Giddio (entrambi siracusani) ed il musicista catanese, Gill, sono i protagonisti del video.

Le tre storie si intrecciano con l’ausilio del testo recitato dall’attore Francesco Biscione che ha interpretato negli ultimi 10 anni ruoli di primo piano nel ciclo delle tragedie greche INDA.

Quello che ne esce è un video toccante e motivazionale che il regista ha deciso di distribuire liberamente su Internet: “Da subito è stato chiaro che questo video non aveva altra strada che la distribuzione gratuita al pubblico. Il messaggio di Bukowski non si presta a compromessi commerciali”.

Qui di seguito, il testo originale di Bukowski tradotto in italiano:

Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo
a meno che non ti venga dritto
dal cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.

se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla macchina da scrivere
alla ricerca delle parole,
non farlo.

se lo fai solo per soldi o per fama,
non farlo
se lo fai perchè vuoi
delle donne nel letto,
non farlo.

Se devi startene lì a
scrivere e riscrivere,
non farlo.
se è già una fatica il solo pensiero di farlo,
non farlo.
se stai cercando di scrivere come qualcun altro,
lascia perdere.

se devi aspettare che ti esca come un ruggito,
allora aspetta pazientemente.
se non ti esce mai come un ruggito,
fai qualcos’altro
se prima devi leggerlo a tua moglie
o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno,
non sei pronto.

non essere come tanti scrittori,
non essere come tutte quelle migliaia di
persone che si definiscono scrittori,
non essere monotono o noioso e
pretenzioso, non farti consumare dall’autocompiacimento

le biblioteche del mondo
hanno sbadigliato
fino ad addormentarsi per tipi come te
non aggiungerti a loro
non farlo
a meno che non ti esca
dall’anima come un razzo,
a meno che lo star fermo
non ti porti alla follia o
al suicidio o all’omicidio,
non farlo
a meno che il sole dentro di te stia
bruciandoti le viscere,
non farlo.
quando sarà veramente il momento,
e se sei predestinato,
si farà da sè e continuerà finchè tu morirai o morirà in te.

non c’è altro modo
e non c’è mai stato.

Fonte

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