Cartoline da Pripyat, Chernobyl, con un drone
In volo attraverso i resti di Chernobyl
Il film-maker Danny Cooke si è recato nella città di Pripyat, vicina a Chernobyl, sede della purtroppo celebre centrale nucleare dove nel 1986 avvenne il più grave disastro nucleare della storia. Evacuata nel 1986, Pripyat è oggi una città fantasma al confine con la Bielorussia, e sono gli animali i “padroni” della zona.
Armato di videocamera e di un drone, Cooke è riuscito a documentare la desolazione della città al di là della serenità apparente che oggi vi regna. Nonostante la pericolosità della zona sia calata rispetto al 1986 e le radiazioni siano molto più basse, Pripyat resta molto vicina alla centrale nucleare che ancora oggi è motivo di preoccupazione, poiché il materiale radioattivo sfuggito al controllo durante il disastro continua a ribollire.
Il materiale radioattivo presente nella centrale, infatti, potrebbe uccidere una persona in pochi minuti, e non è possibile metterlo in sicurezza. Un “sarcofago” oggi racchiude la centrale, ma i segni del tempo, uniti alla fretta con il quale fu costruito, sta rendendo precaria la struttura.
Sebbene a rilento, procedono i lavori per costruirne uno nuovo che dovrebbe mettere in sicurezza l’area per i prossimi cento anni, quando, si spera, sarà possibile districarsi in quel cumulo di cemento e acciaio fusi con il materiale radioattivo: probabilmente la tecnologia necessaria per rimuovere il carburante non è stata neppure ancora inventata.
Fino ad allora Pripyat e le altre città attorno a Chernobyl sono destinate a rimanere fantasmi di un disastro.
Fonte)