Le 10 invenzioni tutte italiane che ci hanno cambiato la vita

Non sono in molti a saperlo: quasi tutte le più grandi invenzioni che hanno cambiato il mondo negli ultimi due secoli e che hanno stravolto l’esistenza umana, sono opera di Italiani. E di alcune è convinzione generale che non siano italiane, anche se la Storia riporta (almeno questa volta) l’informazione corretta.

E’ il caso ad esempio del motore a scoppio, che non è stato assolutamente inventato da Mr. Benz bensì da due italiani, Barsanti e Matteucci, che fecero girare il primo motore a scoppio nel 1854.
E chi può dimenticarsi di Alessandro Volta, la sua famosa pila, e la scoperta dell’energia elettrica. Questo diede il via a una nuova serie di invenzioni. La lampadina elettrica, a cui si sono dedicati in tanti nel mondo è attribuita a Thomas Edison, che in realtà riuscì ad ottenere un oggetto capace di restare acceso solo per poche ore prima di bruciarsi. Il nostro italiano Alessandro Cruto riuscì invece, pochi mesi dopo, ad ottenere un filamento capace di durare molto di più, e sfruttò l’invenzione nella sua fabbrica di lampadine, che continua a vivere oggi nel marchio Philips.

E poi il telefono, al quale solo da pochi anni gli USA hanno restituito la paternità al nostro Meucci. Anche se lo stesso Meucci ha sempre sostenuto che il vero “padre” fosse un altro italiano, Innocenzo Manzetti, che ottenne la prima trasmissione telefonica nel 1864 (Meucci invece nel 1871 e Bell nel 1876).
E poi non dimentichiamo la radio, a opera del nostro Guglielmo Marconi, che ha portato ad altre due grandi invenzioni successive: la televisione e, non dimentichiamolo, al telefono cellulare.
Galileo Ferraris, che culminò i suoi studi con l’invenzione del motore elettrico. E Pacinotti, che costruì una macchina capace di trasformare un movimento meccanico in elettricità.
Il Fax? Chi ha inventato il fax? Un certo Giovanni Caseli, che nel 1861 costruisce una macchina e la chiama “Pantelegrafo”.

E non dimentichiamo tutti gli italiani che hanno contribuito agli studi sull’energia atomica, primo fra tutti naturalmente Enrico Fermi, che progettò il primo reattore nucleare a fissione e seguì tutte le fasi della sua costruzione fino alla sua accensione.

Per non parlare delle macchine da calcolo meccaniche. E non avete idea di quale errore fece la Olivetti a considerare l’elettronica una moda passeggera, sostenendo che il futuro delle macchine da calcolo sarebbe stato comunque la meccanica. Fu per questo quindi che il nostro italiano Federico Faggin lasciò la Olivetti ed emigrò negli Stati Uniti. Assunto dalla Intel, costruì il primo microprocessore, il famosissimo 4004, papà di quel pentium4 che avete dentro ai vostri PC e che a parte i GigaHertz è sostanzialmente identico a quello che costruì Federico.

Oggi Federico è alla guida di una azienda da lui fondata, la Synaptics, perché non contento del microprocessore ha inventato il touchpad, quello strumento che trovate su ogni computer portatile. Da noi nessuno lo conosce di persona. Lo conosce bene invece il presidente americano Obama che lo ha insignito della più alta onorificenza per il lavoro reso nel suo Paese.

(Fonte)

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